Il mistero della linea ideale che unisce la Sacra di San Michele alle altre

Ciao a tutti, rieccomi!
Non c'è niente di peggio per un blogger che stare in silenzio per oltre un mese: mannaggia!
Ma sono tornata e prometto che non lo farò più, anzi posterò a ritmo frenetico..scherzo!
Oggi vorrei ri-cominciare parlando di un luogo che magari non viene considerato da tutti come una possibile meta di visita: trattandosi di un luogo sacro ovviamente può non suscitare l'interesse di tutti, ma ci sono stata lo scorso 2 giugno ed ho trascorso una giornata piacevole. Mi riferisco alla Sacra di San Michele, situata sul monte Pichiriano all'imbocco della Val di Susa.
Di sicuro tutti abbiamo ben presente il più famoso Mont Sant-Michel, la sacra che si erge maestosa su un isolotto della costa settentrionale della Francia, a volte quasi impossibile da raggiungere a causa delle maree e sito patrimonio UNESCO da quasi quarant'anni, il quale non solo Ã¨ uno dei luoghi più visitati della Normandia, bensì di tutta la nazione francese, ed è addirittura uno dei simboli d'oltralpe conosciuti in tutto il mondo.

Ciò che invece in tanti non sappiamo, io per prima l'ho scoperto poco tempo fa, è che anche noi italiani abbiamo la "nostra" sacra di San Michele, che sebbene risulti forse un po' meno d'impatto a livello di location, non ha comunque nulla da invidiare alla sua "sorella" più famosa.

Per dirla tutta le sacre sono in realtà sei, di cui ben due in Italia, e si trovano su una retta immaginaria che ha origine addirittura in Irlanda, a Skelling Michael, passa per St. Michael's Mount in Cornovaglia, arriva a Mont Saint Michel in Normandia, attraversa l'Italia passando per la Sacra di San Michele a nord e per San Michele - Monte Sant'Angelo in Puglia a sud, e termina sull'Isola di Simi in Grecia al Monastero di San Michele. Questi luoghi, inoltre, sono stati uniti nel "Cammino di Gerusalemme", una sorta di Cammino di Santiago, che seguendo il culto di San Michele, ci porta dritti a Gerusalemme, al Monte Carmelo nell'alta Galilea.
Se non ci credete, potete verificare voi stessi sulla cartina sottostante:



Se si pensa che la costruzione di Skelling Michael risale al 588 e che anche le altre sacre non appartengono ai tempi più recenti, il fatto che siano state costruite su questa linea retta perfetta lascia veramente stupiti. E forse lo si è ancora di più se si pensa che Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele in val di Susa e il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano si trovano alla medesima distanza. Difficile, quindi pensare alla casualità, ma incredibile pensare come sia stato possibile realizzare tutto questo.. Anche perché i misteri non finiscono qui, e se si continua a cercare si scopre che questa retta si interseca con altre rette dedicate al medesimo culto.
Molti ritengono quindi che questa retta sia una Lay Lines, ovvero che questi luoghi di culto siano disposti in punti della terra a forte concentrazione energetica, infatti questa linea ha la peculiarità di essere in perfetto allineamento con il tramonto del Sole durante il solstizio d'estate, giorno che è sempre stato ritenuto importante per riti e connessioni energetiche con la Natura.
Questo argomento è quindi molto interessante e merita uno spazio a parte, mentre io vorrei dedicarmi in particolar modo alla Sacra di San Michele ad Avigliana, Torino.

Come ho già detto, questa sacra si trova in una location molto bella, certo la strada che conduce al monte non è delle migliori e in alcuni punti è molto stretta, ma ne vale la pena!
Una volta arrivati in cima vi si presenta uno spettacolo veramente mozzafiato.
Ma il fiato dovrete farvelo tornare perché per arrivare alla chiesa bisogna affrontare un tragitto di una decina di minuti a piedi, e tutti in salita. Se a un certo punto sentirete venir meno le forze, non preoccupatevi poiché lungo la strada ci sono alcune bancarelle di prodotti tipici, tra cui miele e formaggi.

Arrivati a destinazione, potete riposare qualche minuto godendovi il panorama delle valli circostanti per poi cominciare la visita all'interno, che dura all'incirca un'ora. L'entrata è a pagamento, ma la visita è libera, tranne nei pomeriggi delle domeniche e dei giorni festivi, in cui le visite sono obbligatoriamente guidate. In alcuni giorni del mese, inoltre, ci sono delle visite guidate speciali, in quanto, oltre alla visita dello  Scalone dei Morti, Chiesa e Terrazzo panoramico, i visitatori vengono accompagnati anche nella zona del Monastero Vecchio: Antica Officina, Chiostro, Biblioteca, Sala a Righe e Museo del Quotidiano

Terminata la visita, sarà giunta l'ora di rifocillarsi e se vi siete premurati di prenotare in anticipo, o siete fortunati, potrete trovare posto al ristorante della sacra, un hotel e ristorante situato proprio ai piedi della sacra, che purtroppo non ho avuto la fortuna di provare, ma mi piacerebbe molto.
In alternativa, c'è anche un agriturismo poco più avanti, ma anche questo è molto piccolo e si rischia di non trovare posto, come è successo a me.
Nel mio caso, lasciata la sacra alle nostre spalle e spinti dai morsi della fame, siamo scesi dal Monte Pichiriano e ci siamo messi a cercare un posto che potesse accoglierci nonostante fossero quasi le 14.
E a questo punto abbiamo avuto veramente una piacevole sorpresa, in quanto sebbene abbiamo dovuto girare un po', alla fine siamo capitati a Giaveno, in un piccolo ristorante chiamato il Campanile e ci siamo trovati veramente bene. Gestori accoglienti, buon cibo e prezzi alla portata di tutti, che dire: la giornata non sarebbe potuta terminare in modo migliore.
Alla prossima!







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